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celebrazione del 118° anniversario della Nascita di Dino Campana

Centro Studi Campaniani “Enrico Consolini”

Marradi 20 agosto 2003

COMUNICATO STAMPA

Si è tenuta il 20 agosto a Marradi, nel giardino della Violetta gremito fino all’inverosimile, la celebrazione del 118° anniversario della Nascita di Dino Campana con la presentazione del Libro, curato da Franco Scalini, “Documentazione campaniana -Catalogo degli Scritti (1912-2002)” con contributi critici di Pedro Luis Ladrón de Guevara Mellado e Rodolfo Ridolfi, edito dal Centro Studi Campaniani di Marradi. Dopo un breve saluto dell’Assessore alla Cultura Walter Scarpi le relazioni. Franco Scalini ha ricordato come il catalogo per l’elevato numero di scritti che contiene (1019 titoli, 540 autori, traduttori e curatori), molto si avvicina alla totalità degli scritti su Campana esistenti (o, meglio, dei quali si conosce l’esistenza), potrà utilmente servire anche da ampia aggiornata bibliografia campaniana. Il catalogo integra, per numero e per qualità di riferimenti le precedenti bibliografie di Enrico Falqui, Cesare Galimberti e Antonio Corsaro e Marcello Verdenelli ferme al 1985 e rappresenta l’unico catalogo di documenti campaniani al 2002. Periodicamente il catalogo verrà aggiornato con le nuove acquisizioni. Rodolfo Ridolfi ha ripercorso la vicenda del ritrovamento delle bozze dei Canti Orfici che Campana donò a Paolo Toschi nell’estate del 1914 sottolineando come negli ultimi anni gli studiosi,dopo aver accantonato la leggenda ed il mito Campana, hanno cominciato a occuparsi del testo campania¬no E in questo ambiente di recupero e ricerca dei testi ha ricordato l’articolo di Aldo Mastropasqua “Per una storia delle prime edizioni delle poesie di Campana” del maggio 1988 dove Mastropasqua ricorda l’articolo di Paolo Toschi sulle delle bozze del libro:”Quello che tuttavia sembra incredibile, è che nessuno dei curatori delle successive ristampe abbia mai utilizzato un materiale che poteva essere l’unica testimonianza in grado di diri¬mere i dubbi relativi alla prima edizione dei Canti Orfici: cioè le bozze di stampa del volume, con innumerevoli correzioni autografe di Campana, che, fin dal 1926, Paolo Toschi dichiarava di possedere. Che fine abbia fatto quel prezio¬sissimo materiale non è dato sapere, ma mi risulta che era sicura¬mente sopravvissuto alle dispersioni e che in anni recenti era ancora disponibile. E così Roberto Maini e Piero Scapecchi, bibliotecari a Firenze, che hanno scritto due interventi sulla prima edizione, quella marradese del 1914, nella rivista Rara volumina dove rimpiango¬no la scomparsa delle bozze citate. “disperse le bozze che necessariamente, per le correzioni rappresenterebbe¬ro altrettanti stati” e aggiungono in citazione: Sarebbe cosa importantissima ritrovarle [le bozze]. Passarono in mano di Paolo Toschi come lui stesso scrive riportando il colloquio con Dino quando il poeta gli disse: “Voglio che lo legga anche Lei, il mio volume; non posso regalargliene una copia, ma Le darò le bozze, tanto fra i poeti (quel giorno io dovevo essere poeta per forza) non si fanno complimen¬ti. E oggi sfoglio quelle bozze segnate di correzioni a lapis copiativo o a penna, grosse come se fossero scritte con un fiammifero. L’importanza che si sta cominciando ad attribuire a queste bozze è stata la causa che ha spinto Pedro Luis Ladron De Guevara a chiarire il loro vero valore e a ritrovarle presso il Professor Mario Petrucciani allievo di Paolo Toschi che inconsapevolmente ne era in possesso. Ridolfi si è poi intrattenuto sul rapporto fra Dino Campana ed il poeta sardo Sebastiano Satta Autore dei Canti Barbaricini) oggetto di un suo contributo critico contenuto in appendice al libro, per lasciare infine la scena all’ attrice fiorentina Anna Montinari che ha letto Campana ed al cantautore romagnolo Francesco Bejor Gaiani che ha presentato, in anteprima, la sua canzone ”Ladra Poesia” sul Poeta di Marradi edita dalla casa discografica Galletti-Boston che ha ricevuto un immediato consenso dal pubblico presente